1938 – In Francia: ITALIA
Il manifesto dell'edizione 1938 Il Sorteggio della coppa del Mondo 1938 "Il Littoriale" del 6 giugno 1938 Leonidas Il rigore di Meazza: come si vede, non si tiene i pantaloncini La Gazzetta dello Sport del 20 giugno 1938 Il 13 agosto 1936, durante le Olimpiadi di Berlino, la FIFA assegnò la fase finale dei campionati mondiali del 1938 alla Francia. La scelta fu aspramente criticata da parte delle nazioni sudamericane, convinte che, per una regola (mai scritta, comunque) di alternanza delle nazioni ospitanti tra Europa e America, questa [...]
1934 – In Italia: ITALIA
Il manifesto dell'edizione 1934 L'assegnazione dei mondiali all'Italia sul Littoriale Il calciomercato sulle meteore non è solo dei nostri giorni... Il bilancio economico della manifestazione La gazzetta dello sport dell'undici luglio 1934 "Zurigo, 9 ottobre 1932 Ieri si è riunito nella nuova sede della Segreteria Generale della FIFA il Comitato esecutivo per l’esame di un importante ordine del giorno, il quale conteneva tra l’altro l’organizzazione dei Campionati mondiali e la richiesta della Germania di ripristinare il giuoco del calcio nel programma olimpionico. Il Maestro Zanetti ha dato piene ed [...]
1930 – In Uruguay: URUGUAY
Il manifesto della prima edizione dei Mondiali La notizia sul quotidiano "El Orden" del 19 maggio 1929... ... e il trafiletto sulla Gazzetta dello Sport Un manifesto del campionato mondiale 1930 - Notare la bandiera bulgara La gazzetta dello sport del 6 luglio 1930 che dava per certa la partecipazione della Bulgaria Il 18 maggio 1929 (per gli amanti della precisione era un sabato), dopo ben 25 anni di gestazione, l’obiettivo per cui la FIFA era stata fondata fu raggiunto: fu formalmente istituita ed organizzata la prima Coppa del [...]
Prologo – Omaggio a Jules Rimet
Rimet nel 1924 Atto di nascita di Jules Rimet Anche se Parigi non è forse più così centrale in Europa come nel XVIII secolo, quando il detto più comune era “Se Parigi starnutisce, l’Europa prende il raffreddore”, rimane pur sempre una città che ha fatto la Storia, quella con la esse maiuscola. Vale la pena, almeno una volta nella vita, andarci e passeggiare sul lungosenna, assieme alle visite obbligate al Louvre ed alla Tout Eiffel. Partendo proprio da qui, ed andando verso sud per circa otto chilometri, vi imbatterete in una di quelle piccole cittadine [...]
Ciao Pì
Scrivere di Wilson è scrivere della mia infanzia. Con quel cognome, nel calcio autarchico degli anni ’70 dove anche un Bachlechner sembrava esotico, non poteva non risaltare. Assieme a Chinaglia, e poco prima di Garlaschelli, Re Cecconi, Pulici, Frustalupi, era il simbolo della Lazio che mi fece diventare tifoso: quella dello scudetto 1974. Inutile adesso rivangare glorie e drammi di quella squadra sublime e tragica: basti sapere che la miglior definizione di Giuseppe “Pino” Wilson l’ha data un mio caro amico: “Con lui si poteva giocare con la difesa a uno”. Poco amato dal filone mainstream [...]
Parata di Zoff
E alla fine, anche lui è arrivato agli ottanta anni; sei in meno di quanti ne aveva un presidente della Repubblica con il quale faceva coppia a scopone scientifico nella più famosa partita a carte – probabilmente – della storia della repubblica. Lui e quel presidente, che di nome faceva Sandro Pertini, sono tra le figure più amate dagli italiani. Anche per questo è ancora più importante fare gli auguri a Dino Zoff, che il 28 febbraio 2022 compie ottanta anni. Siamo sicuri che gli farà molto piacere sentire che comunque ci si ricorda di lui sempre, e [...]
Una chiacchierata bianca e celeste
Il mio libro sulla Lazio Pancrazio è anzitutto un amico. E poi è un grande laziale, una persona buona e un indagatore curioso del mondo. Ma è soprattutto una persona intelligente. Lo ringrazio molto per l'intervista, che trovate qui, e in forma testuale qui sotto: Cesare Gigli si autodefinisce Laziale di sinistra (non appena scopre dove sta). Adora John Lennon, Johann Chapoutot e Gianni Elsner. Mi obbliga da subito, quindi, a cercare chi sia questo Chapoutot, che non ho classificato, nel mio infinito database di nozioni inutili. Si tratta di uno storico, il che rivela la grande passione [...]
De Bello calcico
Scrivere di Diego è scrivere del calcio. Non è stato il primo calciatore, è di sicuro non sarà l’ultimo, ad avere gestito in maniera folle la propria vita. La gestione del “genio” è sempre complessa, e non sempre sostenibile da chi ha avuto dal fato un regalo del genere, non solo nel calcio. Ma c’è una cosa che ha reso unico Diego Armando Maradona: il fatto di essere stato quello che riusciva a vincere da solo in uno sport di squadra. Neanche Pelé ci riusciva, ed è per questo che – al di là della differenza [...]