Quando la vediamo da lontano, una foresta è un meraviglioso sfondo color smeraldo, che riflessi dati dalla luce del sole, e chiaroscuri che fanno intuire che è presente un “interno”. Avvicinandoci sempre di più, cominciamo a scorgere i singoli alberi. E poi ancora vediamo che l’albero è composto da radici, tronco, rami, foglie. E che le foglie hanno delle nervature attraverso cui passa la linfa. Analizziamo la linfa. Dove sta la foresta? La “realtà” foresta è scomparsa, esiste solo come insieme di relazioni tra alberi, che sono insieme di relazioni tra le loro parti, tra cui le foglie, che sono insiemi di relazioni tra venature, linfa, clorofilla.
Questo concetto, non semplice da digerire ma affascinante e profondo, è alla base di questo libro, che ho trovato meraviglioso. Rovelli usa la fisica quantistica come pretesto per parlarci di tutto: della nostra concezione della realtà, di come percepiamo noi stessi, e di quanto i modi di pensari occidentali e – soprattutto – orientali spesso colgano nel segno, dando risposte a ciò che la scienza scopre.

Non è un libro di scienza, ma non è neanche un libro di filosofia. E’ piuttosto la dimostrazione di come queste due branche del pensiero possano convivere, nutrendosi a vicenda e camminando sottobraccio attraverso lo sviluppo della civiltà come due vecchie amiche che si confidano i propri segreti.
Costa ogni pagina, di questo libro, e ogni frase della pagina e ogni parola della frase. Così come la realtà quantistica viene vista attraverso le relazioni e non attraverso gli oggetti, così il pensiero delle “cose”, ispirandosi al filosofo indiano Nagarjuna vengono definite rispetto a come noio le percepiamo, e la stessa coscienza individuale è solo la relazione delle connessioni tra neuroni e sinapsi, e scompare se visto a questo livello di dettaglio.

Helgoland è l’isola su cui Heisemberg ebbe la sua intuizione circa la descrizione della meccanica quantistica. E helgoland dovrebbe essere, idealmente, il posto in cui, dopo aver letto questo libro, le nostre meditazioni dovrebbero farsi più profonde. Leggetelo, ne vale la pena. Anche se non sarete magari d’accordo neanche su una virgola di esso