Il 9 giugno si inaugura a Roma, in Campo de’ fiori, il monumento a Giordano Bruno, opera di Ettore Ferrari.

Era il periodo di maggiore tensione tra lo Stato Italiano e la Chiesa, la Questione Romana era ancora apertissima nonostante la morte di Pio IX risalisse ormai a un decennio prima, e il gesto fu un metaforico “schiaffo” alla curia, che aveva condannato al rogo il filosofo quasi tre secoli prima.

La “gazzetta Piemontese” del giorno seguente dedica all’evento tutta la sua prima pagina, con il titolo “Il Trionfo di Roma”. La vita del pensatore – e il suo martirio – vengono dettagliate, e per contrasto venne celebrata la felicità e la compostezza di Roma all’evento.

Poco più di un secolo dopo, quei tempi sembrano definitivamente perduti.