Quando due geni creano, il risultato è un miracolo. Da assaporare sillaba per sillaba, nota per nota, secondo di silenzio per secondo di silenzio.
E poi, perdersi nell’urlo del flauto traverso.

Qualcuno mi ha detto, qualche giorno fa, che la musica ascoltata insieme crea ulteriori emozioni, quasi una meta emozione aggiunta a ciò che la canzone suscita.

Credo sia vero, ma quando un capolavoro del genere ti prende mentre cammini di fretta verso l’ufficio, e ti fa danzare lungo i marciapiedi di Roma, ti piace anche essere solo.